“É un cinema che non ha inizio, fine, soggetto, sceneggiatura, copione e tecni- ca estetica. Raccoglie documenti in tre specie: 1) della natura, quando questa è naturata o snaturata dall’uomo, catturando la immagine di questa in modo crudo, ottenendo un sequenza di apertura bilaterale. 2) di culture desuete e vinte, ma non false, che hanno conservato il loro rituale ripetitivo senza influenze di dedizio- ne. 3) di fatiche dell’uomo nell’atemporale, come è stata la vera arte nell’essere nel tempo”.