“(...) catalogo con un testo di Alberto Boatto. Espone grandi rose in cotone bianco e nero, ritagliate nella stoffa e applicate con bottoni automatici alla tela. Il quadro più grande (3x2 m) è incorniciato da gabbiette con uccelli vivi. In una seconda fase (13 aprile) più teatrale, costruisce due grandi semiscatole di legno a misura d’uomo: in una, foderata di specchi, pone una pista per trenini elettrici al centro della quale egli stesso si espone seduto; nell’altra munita di un unico specchio all’altezza del viso, l’artista si guarda voltando le spalle allo spettatore, che lo vede riflesso”. (Luca Massimo Barbero - Francesca Pola).