Auguri da Milano

Questa selezione natalizia di quaranta biglietti d’auguri, realizzati tra il 1940 e il 1977 da alcuni tra i più importanti designer e artisti grafici “milanesi”, costituisce un archivio insolito ma prezioso della creatività italiana e non solo: tramite essi è possibile osservare stili, tecniche e approcci che attraversano decenni di storia sociale e visiva. Pur essendo destinati a un uso quotidiano e intimo, i biglietti rivelano una sorprendente ricchezza formale e concettuale; trasmettono stili grafici eterogenei e visioni che hanno plasmato i percorsi artistici del Novecento e allo stesso tempo, fungono da specchi riflettendo le trasformazioni culturali del tempo.

Riunire opere così diverse, mette in luce l’evoluzione del linguaggio visivo italiano: la severità costruttivista di Albe Steiner e Max Huber convivono con l’elegante ironia di Remo Muratore e la chiarezza del design di Enzo Mari e Bob Noorda. Accanto a loro, figure chiave come Ezio Bonini, Aldo Calabresi, Arno Hammacker, Gianfranco Iliprandi, Bruno Munari, Giovanni Pintori, Gio Ponti, Heinz Waibl e molti altri, contribuiscono a un panorama complesso e variegato, in cui si intrecciano rigore tipografico, decorativismo, invenzione giocosa e sperimentazione.

Nel loro lavoro, il biglietto d’auguri diventa un microcosmo del design: un terreno di prova in cui principi estetici e concettuali sono applicati con la stessa cura riservata a progetti più ambiziosi: delineano la diversità dei linguaggi e la pluralità degli approcci, invitandoci a riflettere sul rapporto tra design e vita quotidiana, tra forma e funzione, tra memoria e contemporaneità.

In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale, una raccolta dedicata agli og- getti cartacei assume anche un valore simbolico: stimola a riflettere sulla materialità del gesto, sull’attenzione al dettaglio grafico e sul ruolo del design nella vita di tutti i giorni. Ricorda che la cultura visiva milanese e italiana vanno riscoperte, studiate e apprezzate anche attraverso oggetti effimeri e apparentemente minori, capaci tutta- via di trasmettere identità, epoche e visioni con straordinaria intensità.

Bruno Tonini

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